Venerdì,
8 maggio 2020. La
situazione. In Italia: casi totali 215.858
(+ 1.401), attualmente positivi 89.624 (- 1.904), guariti 96.276 (+ 3.031),
deceduti 29.958 (+ 274). In Puglia: attuali positivi 2.800 (- 103), guariti
1.004 (+ 149), deceduti 441 (+ 3). Continua la discesa in Italia come in
Puglia, anche se la Puglia resta fra le regioni del Sud la più contagiata.
Stamattina, dopo due mesi mi son fatto il primo
caffè al “Caffè Italia” da Mino. E’ costato un euro, dieci centesimi in più
rispetto a prima del periodo emergenziale; mi sembra più che giusto, dopo la
chiusura di due mesi e le spese per riaprire, sia pure parzialmente. Difatti il
caffè, come altri prodotti della pasticceria, s’intende da asporto, ed io me lo
sono asportato bevendolo fuori. Sarà stata l’astinenza forzata, ma a me è parso
una delizia.
N.L.
con un sms mi informa che M.d.M. è
stato ricoverato in terapia intensiva per un ictus. Brutta, bruttissima cosa!
Mario lo conosco da quando avevo diciassette anni e lui forse quindici, io ero
segretario della “Giovane Italia” di Taurisano e lui di Lecce. Persona molto
riflessiva dopo essere stato in gioventù piuttosto impulsivo. Il suo approdo
alla massoneria lo aveva reso più pacato e interiormente più disponibile al
confronto con gli altri, mettendo una separazione netta fra quello che pensava
e quello che conveniva dire in determinate circostanze. A me ribadiva sempre il
suo essere e sentirsi fascista nonostante il suo ingresso in massoneria, dove
era molto considerato anche fuori di Lecce.
Sono stato in banca. Incredibile! In buona
sostanza non fanno più alcuna operazione; va fatto tutto al bancomat e se uno
non è pratico, per non essersene mai servito, son cazzi suoi. Dovevo fare un
bonifico. Niente! Mi son fatto, allora, il bancomat, ma è operativo da lunedì.
Dovrò tornare lunedì prossimo. Ora, mi chiedo: cosa cazzo c’entra questo gran
casino che stanno facendo le banche col Coronavirus. Ho l’impressione che anche
questa volta le banche, come tutti i soggetti calcolatori, coglieranno
l’occasione per fare soldi. Ma questo modo di trattare i cittadini è esteso
anche ad altre istituzioni, è una gara ad aggiungere al disagio creato dalle
disposizioni governative, sotto copertura, altro disagio. Vedi gli uffici
postali, nei quali, invece di raddoppiare tempi e personale, hanno dimezzato
gli uni e l’altro, mentre la gente è impalata per strada ad aspettare un turno
che arriva dopo due ore. Il modo come sono trattati i cittadini è vergognoso.
Se dovessero insorgere avrebbero ragione di farlo. Nulla è stato fatto finora
per alleviare il disagio, ma tutto per appesantirlo e renderlo
insopportabile.
Sabato, 9
maggio. La situazione. In
Italia: attuali positivi 87.961 (- 1.663), guariti 99.023 (+
2.747), deceduti 30.201 (+ 243). In Puglia: attuali positivi 2.733 (- 67),
guariti 1.080 (+ 76), deceduti 443 (+ 2). E’ una situazione fluida e incerta,
il trend è in discesa, ma le voci che inducono alla prudenza sono tante; è come
se dovesse arrivare un’altra ondata.
Per strada, all’uscita da Galatina mentre andavo
a Lecce per spedire “Presenza” maggio-giugno, mi ha fermato la Polizia. Soliti
controlli, patente libretto assicurazione autocertificazione…e via! Non è stata
nemmeno pignola nel chiedere di vedere i giornali o il tesserino dell’Ordine.
Di ritorno, un’ora dopo non c’era più. Controlli di routine insomma, giusto per
certificare una certa azione.
Sandro Veronesi sul “Corriere della Sera”
sostiene che il mondo laico è in crisi mentre è gagliardo il mondo cattolico; e
cita il papa. “E che papa!” dice. Credo di essere d’accordo con lui, anche per comune
fede juventina, solo in parte. Non c’è alcun dubbio che le personalità più in
vista del mondo laico italiano, politici intellettuali artisti, non hanno più
la consistenza di quelli di una volta e se qualcuno ce l’ha non ha davvero la
volontà di mostrarla. E’ gente annacata, attenta a non sbilanciarsi mai,
buonista, mielosa. Vedi tutti sti Gramellini, Severgnini, Cazzullo, cui si sono
aggiunti i Veltroni, attestati su Collodi e De Amicis! Sembrano tanti
“tamburini sardi”. Non parliamo dei politici! Del resto se abbiamo Conte a capo
del governo, un grigio professore venuto dal nulla, una ragione c’è. Se le
ultime votazioni le hanno vinte i grillini, gente senza arte né parte, una
ragione c’è. Fin qui sono d’accordo con Veronesi: forza Juve! Non concordo sul
papa. Francesco è un politico che parla da politico con i paramenti del papa;
ha tutti i vezzi del politico, aggiungo: italiano. Abbiamo visto come si è
subito allineato col governo dopo una telefonata di Conte sul documento della
Cei contro le disposizioni della fase 2 anticoronavirus. Francesco è bravo nel
rappresentarsi e chiede, quando può, reti unificate, da autentico presidente
della repubblica in seconda. Direi che è proprio questo contrasto
religiosità-politica di Francesco che fa emergere ancor più la crisi del mondo
laico, ma anche la crisi della chiesa. Dove li vede Veronesi i preti o i
cattolici che nella società hanno preso il posto dei laici? Da anni la chiesa è
in crisi di vocazioni e perciò di preti, i quali nella società fanno di tutto
per mimetizzarsi. Poi ci sono alcuni che sono iperpresenti, ma sono eccezioni,
rondini che non fanno primavera. Sono del parere che i due mondi, il laico e il
cattolico, abbiano perso la loro identità per una duplice tendenza: i cattolici
tendono a mostrarsi sempre più laici e i laici tendono ad assumere
atteggiamenti da cattolici. E’ il trionfo del grigio e della melassa.
Domenica,
10 maggio. La situazione. In
Italia: casi totali 218.268, attuali positivi 84.842 (-
3.119), guariti 103.031 (+ 4.008), deceduti 30.395 (+ 194). In Puglia: attuali
positivi 2.729 (- 4), guariti 1.114 (+ 34), deceduti 443 (=). Situazione non
più significativa di quella di ieri. In Puglia ci sono ancora troppi contagiati.
Oggi è la Festa della Mamma, una delle tante
feste del calendario laico, giornata di ricordo della mamma per chi non ce l’ha
più e giornata per pasticcieri e fiorai per chi invece ce l’ha ancora. Anche
questo è un segno della crisi del sacro nella nostra società, in cui ormai sono
dominanti il pensiero e l’interesse borghesi. Non che prima, con le tante feste
patronali non ci fossero i lavoratori beneficiari, che erano i tanti piccoli
commercianti, i paratori, i fuochisti, ma erano appuntamenti di alta ed ampia
concentrazione sociale. Oggi la festività è parcellizzata, intimizzata; è una
sommatoria di persone che festeggiano senza essere una comunità, una sintesi.
Stamattina mi sono fermato al cimitero e ho
chiesto al custode se fosse aperto e mi ha detto che è aperto dal 1° maggio.
L’ingresso, però, è stato limitato a quello centrale, mentre gli altri tre sono
rimasti chiusi. Questo nei giorni precedenti mi ha tratto in inganno e ho
pensato che fosse chiuso e che quell’unico ingresso aperto fosse di servizio
interno. Ecco spiegate quelle auto che vedevo parcheggiate passando di lì. Ho
cambiato i fiori e ho fatto una rapida pulizia.
Quasi a dare una risposta a Sandro Veronesi sullo
scavalco della cattolicità sulla laicità, sul “Corriere della Sera” di oggi
Ernesto Galli della Loggia riprende in un certo senso quel discorso per
ribadire che il messaggio di Papa Francesco, per quanto in linea col Vangelo, è
sostanzialmente politico, anzi ideologico. Dice sì cose che rientrano nelle
problematiche sociali, ma è privo di innervatura religiosa, che dovrebbe invece
avere. In assenza di questa innervatura “resta solo un discorso ideologico, di
una ideologia a sfondo populistico-comunitario-anticapitalistico, non dissimile
da altri in circolazione specie nel Sud del mondo”. Il carattere ideologico del
messaggio del Papa si rivela poco incidente sul piano politico. “…proprio
perché portatrice di un discorso che pare attento a depurare il sociale storico
da ogni effettivo richiamo religioso, e che quindi risulta esclusivamente
ideologico, la Chiesa trova grande difficoltà a fare politica realmente, a
essere presente con un proprio ruolo e il proprio peso nelle situazioni
politiche concrete” (Perché la Chiesa
riesce meno a fare politica”).
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