Venerdì, 1 maggio. La
situazione. In Italia: casi totali 205.463
(+ 1.872), attuali positivi 101.551 (- 3.106), guariti 75.945 (+ 4.693),
deceduti 27.967 (+ 285). In Puglia: attuali positivi 2.949 (+ 22), guariti 708
(+ 16), deceduti 415 (+ 5). Decisamente migliore in campo nazionale, lieve
peggioramento in Puglia.
Primo Maggio, festa dei lavoratori. Ricorrenza
simbolo del mondo del lavoro ma anche di quello politico, legandosi alle lotte
dei contadini e degli operai. Lavoro per secoli è stato considerato solo quello
fisico e subalterno. Oggi per lavoro s’intende qualsiasi occupazione,
retribuita o meno, vedi il lavoro delle donne in casa, oggi sempre più
condiviso con gli uomini, financo nell’accudire i bambini neonati col cambio
dei pannolini e tutto il resto. Un avanzamento semantico ma soprattutto
sociale. Quest’anno non ci potrà essere il consueto concertone con decine e
decine di migliaia di persone in ogni città a parteciparvi.
Stamattina nei parcheggi del cimitero c’erano
molte auto parcheggiate, l’ingresso era aperto e il custode sembrava stesse
aspettando l’arrivo di qualcuno o di qualcosa. Che ci sia stato un altro
decesso per coronavirus? Non ho visto, però, manifesti nuovi o recenti sulle
pareti.
Qualche bar a Taurisano ha ripreso a fare le
pulizie e a prepararsi alla riapertura. Scongiurata dal Dpcm del 4 maggio la
riapertura dei bar potrebbe passare per ordinanza del Governatore della Puglia,
in considerazione della bassa presenza del Coronavirus dalle nostre parti.
Ieri Tarchi mi ha liquidato con una mia supposta
solidarietà regionale per Conte. Un modo per non entrare in una semplice
riflessione proposta. Quel che penso di Conte è che è appena un impiegato di
livello B, altro che solidarietà regionale. Io, poi, sono salentino del Capo di
Leuca e lui è dell’alta Puglia, un garganico! Ma ritengo che nella polemica sui
provvedimenti per il Coronavirus gli oppositori, esterni e interni alla
maggioranza, siano pretestuosi e privi di coraggio e coerenza. Nessuno finora
si è sognato di dire occorre aprire e succeda quel che deve succedere.
Pensarlo, come fa Tarchi, o come lo fanno tanti altri, da Renzi a Salvini, un
giorno sì e uno no, è da irresponsabili. Vada per Tarchi che non ha
responsabilità di governo e che la mette su un piano meramente ragionativo e
ideologico, ma per gli altri assolutamente no. Ecco perché ritengo che tutto
sommato il posto che ora occupa Conte non gli è affatto invidiato, anzi! Sembra
il bersaglio nel gioco delle tre palle un soldo. Nessuno vorrebbe stare al suo
posto per non compromettersi il futuro.
Sabato, 2
maggio. La situazione. In
Italia: positivi da inizio epidemia (casi totali) 207.428 (+
1.965), attualmente positivi 100.943 (- 608), guariti/dimessi 78.249 (+ 2.304),
deceduti 28.236 (+ 269). In Puglia: positivi da inizio epidemia 4.099, 27%;
dimessi/guariti 731 (+ 23) 17,8%; isolamento domiciliare 2.480 (+ 12) 60,5%;
ricoverati con sintomi 428 (- 11) 10,4%; terapia intensiva 39 (-3) 1,0%;
decessi 421 (+ 6) 10,3%.
Oggi i giornali non sono usciti per il 1° Maggio
di ieri. Ho fatto ricorso all’edizione on line del “Corriere della Sera” per
aggiornarmi sull’andamento dell’epidemia.
Ho l’impressione che qualche bar, con la scusa
delle pulizie, di fatto stia riaprendo. Così mi è sembrato stamattina passando
davanti ad alcuni bar che fino all’altro ieri erano chiusi. Così il cimitero, dove
forse le auto parcheggiate sono di operai che stanno facendo dei lavori. Ma ho
visto delle signore, che di solito incontravo al cimitero, approfittare per
portare dei fiori ai loro defunti. Sono segnali di insofferenza per la lunga
quarantena o di ritorno al “sereno”?
Gli spettacoli di violazione delle norme
antivirus, però, crescono dappertutto. Assembramenti si formano in occasione di
feste patronali e riti religiosi. Ma quello che ha veramente indignato è
l’assembramento formatosi a Genova per l’ultimazione del ponte ex Morandi, dove
decine e decine di persone erano al seguito del Presidente Conte, fra cui
politici e giornalisti, come se fossero in una situazione normale. A questo
aggiungasi che molti politici vanno in giro senza la mascherina e c’è più di
uno scienziato – ahi quanti ce ne sono! – che pubblicamente dice che lui la
mascherina non la
indossa. Riemerge come da un palinsesto raschiato la vecchia
scrittura dell’italiano indisciplinato e strafottente.
Leggo la rivista “La causa dei popoli” che Marco Tarchi mi ha inviato.
E’ un fascicolo interamente dedicato agli Indiani d’America, con diversi saggi
specialistici di autori anche italiani. Si apre con l’editoriale di Alain de
Benoist. E’ il n. 10/Maggio-Agosto 2020. Esce a Firenze ed è diretta da
Alessandro Michelucci.
Domenica,
3 maggio. La situazione. In
Italia: casi totali 209.328 (+ 1.900), attualmente positivi
100.704 (- 239), guariti 79.914 (+ 1.665), deceduti 28.710 (+ 474). In Puglia:
attuali positivi 2.954, guariti 757, deceduti 422.
I primi tre giorni di maggio a Taurisano
ricadevano tre festività: San Giuseppe, la Madonna di Leuca e il Crocefisso.
Tre rioni in festa. Quest’anno niente. L’epidemia ha interrotto queste belle
tradizioni, nelle quali si riconoscevano campanilisticamente tanti taurisanesi,
legati alle loro chiese.
E adesso siamo alle comiche finali. Tutti contro
tutti, compresi gli scienziati, che, a dire il vero, non si sono comportati
tanto bene e hanno trasformato la scienza in materia calcistica e da tifo.
Mancano le torte in faccia, ma si può rimediare con parolacce e cafonate.
Siccome i governatori delle varie regioni non intendono osservare le
disposizioni del governo centrale e rivendicano autonomia per la specificità
della condizione territoriale propria, i sindaci che sono di altro partito da
quello del governatore non intendono osservare le sue ordinanze. A Taurisano
c’era un detto che rispecchia la situazione:
pupiddu, scuntila a quiddu! Insomma, mentre la furia del Coronavirus si
placa cresce quella di chi cerca di buscarsi qualcosa in termini di consensi
elettorali.
Il governatore campano Vincenzo De Luca si è
messo in testa di fare le scarpe al comico Maurizio Crozza, che da qualche
tempo lo imita facendo di lui una nuova maschera campana. Di recente ha detto
che lui uscirà con una mazza, si nasconderà dietro un muro e appena gli viene a
tiro uno che va in giro senza motivo gli si para davanti e con un colpo in
testa lo lascia stecchito. Dopo il lanciafiamme contro chi festeggia per la
laurea, ora anche la mazza.
Questi sì che sono metodi risolutivi, altro che quelli di
Conte!
Si aspetta domani per vedere gli esiti di questo
“rompete le righe” per oltre quattro milioni di lavoratori che circoleranno
nelle città e nei paesi. Finora si è solo ipotizzato quello che potrebbe
accadere nei mezzi di trasporto. Domani la prova! Sarà anche una sorta di
verifica se aveva ragione Conte a tenere ancora chiuso o chi lo ha criticato e
pressato perché aprisse. Intanto già da un paio di giorni vedo più gente in
giro, ragazzi passeggiare a gruppetti, mentre alcuni bar ti servono il caffè
all’aperto. Per converso vedo poche auto di polizia e carabinieri in giro.
Hanno avuto ordine di allentare i controlli? Che Dio ce la mandi buona!
Ho ricevuto una strana telefonata. Accadono anche
queste cose strane quando si è da due mesi segregati in casa e non si sa che
fare. Mi ha telefonato un prete, col quale non ho mai avuto rapporti
particolarmente cordiali, caro e passa, come si suol dire. Che voleva? Voleva
sentire la mia voce, passare qualche minuto ad ascoltarmi. In una diversa
circostanza starei qui a fare mille congetture, ma in questa congiuntura la
prendo come una stranezza tipica dei tempi da Coronavirus. Credo che sia
sufficiente.
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