domenica 7 giugno 2020

I giorni del Coronavirus 29



Venerdì, 1 maggio. La situazione. In Italia: casi totali 205.463 (+ 1.872), attuali positivi 101.551 (- 3.106), guariti 75.945 (+ 4.693), deceduti 27.967 (+ 285). In Puglia: attuali positivi 2.949 (+ 22), guariti 708 (+ 16), deceduti 415 (+ 5). Decisamente migliore in campo nazionale, lieve peggioramento in Puglia.
Primo Maggio, festa dei lavoratori. Ricorrenza simbolo del mondo del lavoro ma anche di quello politico, legandosi alle lotte dei contadini e degli operai. Lavoro per secoli è stato considerato solo quello fisico e subalterno. Oggi per lavoro s’intende qualsiasi occupazione, retribuita o meno, vedi il lavoro delle donne in casa, oggi sempre più condiviso con gli uomini, financo nell’accudire i bambini neonati col cambio dei pannolini e tutto il resto. Un avanzamento semantico ma soprattutto sociale. Quest’anno non ci potrà essere il consueto concertone con decine e decine di migliaia di persone in ogni città a parteciparvi.
Stamattina nei parcheggi del cimitero c’erano molte auto parcheggiate, l’ingresso era aperto e il custode sembrava stesse aspettando l’arrivo di qualcuno o di qualcosa. Che ci sia stato un altro decesso per coronavirus? Non ho visto, però, manifesti nuovi o recenti sulle pareti. 
Qualche bar a Taurisano ha ripreso a fare le pulizie e a prepararsi alla riapertura. Scongiurata dal Dpcm del 4 maggio la riapertura dei bar potrebbe passare per ordinanza del Governatore della Puglia, in considerazione della bassa presenza del Coronavirus dalle nostre parti.
Ieri Tarchi mi ha liquidato con una mia supposta solidarietà regionale per Conte. Un modo per non entrare in una semplice riflessione proposta. Quel che penso di Conte è che è appena un impiegato di livello B, altro che solidarietà regionale. Io, poi, sono salentino del Capo di Leuca e lui è dell’alta Puglia, un garganico! Ma ritengo che nella polemica sui provvedimenti per il Coronavirus gli oppositori, esterni e interni alla maggioranza, siano pretestuosi e privi di coraggio e coerenza. Nessuno finora si è sognato di dire occorre aprire e succeda quel che deve succedere. Pensarlo, come fa Tarchi, o come lo fanno tanti altri, da Renzi a Salvini, un giorno sì e uno no, è da irresponsabili. Vada per Tarchi che non ha responsabilità di governo e che la mette su un piano meramente ragionativo e ideologico, ma per gli altri assolutamente no. Ecco perché ritengo che tutto sommato il posto che ora occupa Conte non gli è affatto invidiato, anzi! Sembra il bersaglio nel gioco delle tre palle un soldo. Nessuno vorrebbe stare al suo posto per non compromettersi il futuro.
Sabato, 2 maggio. La situazione. In Italia: positivi da inizio epidemia (casi totali) 207.428 (+ 1.965), attualmente positivi 100.943 (- 608), guariti/dimessi 78.249 (+ 2.304), deceduti 28.236 (+ 269). In Puglia: positivi da inizio epidemia 4.099, 27%; dimessi/guariti 731 (+ 23) 17,8%; isolamento domiciliare 2.480 (+ 12) 60,5%; ricoverati con sintomi 428 (- 11) 10,4%; terapia intensiva 39 (-3) 1,0%; decessi 421 (+ 6) 10,3%.
Oggi i giornali non sono usciti per il 1° Maggio di ieri. Ho fatto ricorso all’edizione on line del “Corriere della Sera” per aggiornarmi sull’andamento dell’epidemia.
Ho l’impressione che qualche bar, con la scusa delle pulizie, di fatto stia riaprendo. Così mi è sembrato stamattina passando davanti ad alcuni bar che fino all’altro ieri erano chiusi. Così il cimitero, dove forse le auto parcheggiate sono di operai che stanno facendo dei lavori. Ma ho visto delle signore, che di solito incontravo al cimitero, approfittare per portare dei fiori ai loro defunti. Sono segnali di insofferenza per la lunga quarantena o di ritorno al “sereno”?
Gli spettacoli di violazione delle norme antivirus, però, crescono dappertutto. Assembramenti si formano in occasione di feste patronali e riti religiosi. Ma quello che ha veramente indignato è l’assembramento formatosi a Genova per l’ultimazione del ponte ex Morandi, dove decine e decine di persone erano al seguito del Presidente Conte, fra cui politici e giornalisti, come se fossero in una situazione normale. A questo aggiungasi che molti politici vanno in giro senza la mascherina e c’è più di uno scienziato – ahi quanti ce ne sono! – che pubblicamente dice che lui la mascherina non la indossa. Riemerge come da un palinsesto raschiato la vecchia scrittura dell’italiano indisciplinato e strafottente.
Leggo la rivista “La causa dei popoli” che Marco Tarchi mi ha inviato. E’ un fascicolo interamente dedicato agli Indiani d’America, con diversi saggi specialistici di autori anche italiani. Si apre con l’editoriale di Alain de Benoist. E’ il n. 10/Maggio-Agosto 2020. Esce a Firenze ed è diretta da Alessandro Michelucci.
Domenica, 3 maggio. La situazione. In Italia: casi totali 209.328 (+ 1.900), attualmente positivi 100.704 (- 239), guariti 79.914 (+ 1.665), deceduti 28.710 (+ 474). In Puglia: attuali positivi 2.954, guariti 757, deceduti 422.
I primi tre giorni di maggio a Taurisano ricadevano tre festività: San Giuseppe, la Madonna di Leuca e il Crocefisso. Tre rioni in festa. Quest’anno niente. L’epidemia ha interrotto queste belle tradizioni, nelle quali si riconoscevano campanilisticamente tanti taurisanesi, legati alle loro chiese.
E adesso siamo alle comiche finali. Tutti contro tutti, compresi gli scienziati, che, a dire il vero, non si sono comportati tanto bene e hanno trasformato la scienza in materia calcistica e da tifo. Mancano le torte in faccia, ma si può rimediare con parolacce e cafonate. Siccome i governatori delle varie regioni non intendono osservare le disposizioni del governo centrale e rivendicano autonomia per la specificità della condizione territoriale propria, i sindaci che sono di altro partito da quello del governatore non intendono osservare le sue ordinanze. A Taurisano c’era un detto che rispecchia la situazione: pupiddu, scuntila a quiddu! Insomma, mentre la furia del Coronavirus si placa cresce quella di chi cerca di buscarsi qualcosa in termini di consensi elettorali.
Il governatore campano Vincenzo De Luca si è messo in testa di fare le scarpe al comico Maurizio Crozza, che da qualche tempo lo imita facendo di lui una nuova maschera campana. Di recente ha detto che lui uscirà con una mazza, si nasconderà dietro un muro e appena gli viene a tiro uno che va in giro senza motivo gli si para davanti e con un colpo in testa lo lascia stecchito. Dopo il lanciafiamme contro chi festeggia per la laurea, ora anche la mazza. Questi sì che sono metodi risolutivi, altro che quelli di Conte!
Si aspetta domani per vedere gli esiti di questo “rompete le righe” per oltre quattro milioni di lavoratori che circoleranno nelle città e nei paesi. Finora si è solo ipotizzato quello che potrebbe accadere nei mezzi di trasporto. Domani la prova! Sarà anche una sorta di verifica se aveva ragione Conte a tenere ancora chiuso o chi lo ha criticato e pressato perché aprisse. Intanto già da un paio di giorni vedo più gente in giro, ragazzi passeggiare a gruppetti, mentre alcuni bar ti servono il caffè all’aperto. Per converso vedo poche auto di polizia e carabinieri in giro. Hanno avuto ordine di allentare i controlli? Che Dio ce la mandi buona!
Ho ricevuto una strana telefonata. Accadono anche queste cose strane quando si è da due mesi segregati in casa e non si sa che fare. Mi ha telefonato un prete, col quale non ho mai avuto rapporti particolarmente cordiali, caro e passa, come si suol dire. Che voleva? Voleva sentire la mia voce, passare qualche minuto ad ascoltarmi. In una diversa circostanza starei qui a fare mille congetture, ma in questa congiuntura la prendo come una stranezza tipica dei tempi da Coronavirus. Credo che sia sufficiente.

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