sabato 15 luglio 2023

Atmosfere "socialiste" a destra

Si sta riproponendo intorno alla destra italiana, moderna ed europea, auspicata da molti, una certa atmosfera che aleggiava intorno al Partito socialista una quarantina di anni fa, ai migliori tempi del craxismo. Un fenomeno che fece scoppiare il caso Mario Chiesa a Milano e di lì tutta una serie di fatti che portarono al maltempo che rovesciò di tutto su Bettino Craxi all’uscita dal Raphael, storica sua residenza, e a Tangentopoli. Una scena iconica, che esprime ben più di un intero saggio politico. Da qualche settimana a questa parte si stanno verificando fatti che riportano a quelle atmosfere, anche se sono diversi. Sta emergendo un modo disinvolto di interpretare il ruolo politico e governativo che investe alcuni importanti esponenti politici del governo e delle istituzioni. I casi Santanchè e La Russa, in particolare, entrambi riconducibili a Fratelli d’Italia, il partito dei duri e puri, preoccupano non poco, pur ammettendo che le opposizioni, Pd e compagni, strepitano in maniera esagerata e fuori posto. Le oche del Campidoglio, al loro confronto, furono silenziosissime. La Santanché, invece di presentarsi in Senato a discolparsi, non convincendo nessuno e men che meno i suoi, avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni senz’altro. E dire: non sono vere le accuse che mi fate, ma siccome in Fratelli d’Italia si deve stare come a casa di Cesare, neppure sospettati, io rassegno le dimissioni e mi affido alla magistratura. Avrebbe fatto un figurone. Invece la Santanchè ha voluto rafforzare la nomea di pitonessa. L’insieme dei fatti configura uno scenario di strafottenza etica diffusa, tanto più grave quanto più la soggetta non viene da Fratelli d’Italia ma a Fratelli d’Italia è giunta dopo anni di nomadismo politico, benché sempre nel centrodestra. La Santanché, come dire?, è navigata. L’essere rimasta al suo posto, con l’appoggio della Meloni, è fatto decisamente grave e incomprensibile. Molti esponenti di destra e di Fratelli d’Italia in particolare spesso rispondono ai loro avversari chiamando in causa l’elettorato. I cittadini ci hanno votati per fare questo e questo noi facciamo. Chiedo: il modo come la Santanchè è rimasta al suo posto, in tutta coscienza, potrebbe trovare consenso nel popolo che ha votato Fratelli d’Italia, un partito che viene dal Msi di Giorgio Almirante? Francamente, ne dubito. La classe dirigente di questo partito è bene che ne tragga le conseguenze, prima che sia troppo tardi e che il suo elettorato vada ad infoltire le schiere dei cittadini che, delusi, non vanno più a votare. Ma non è finita. La Santanché la troviamo nel caso, sollevato dal quotidiano “Domani”, di una compravendita che non può essere rubricata come privata se a farla sono importanti esponenti del mondo della maggioranza di governo come la stessa Santanché e la moglie del Presidente del Senato La Russa. Hanno acquistato dall’anziano sociologo Francesco Alberoni una villa per un certo prezzo e l’hanno subito dopo rivenduta per un prezzo quasi raddoppiato, con milioni di Euro di plusvalenza. Un’operazione da esperti immobiliaristi, non già da politici, a cui dovrebbero stare a cuore unicamente i guadagni del popolo italiano. Siccome le cose cattive non vengono mai da sole, a Fratelli d’Italia è accaduto altro. Il grave e delicato caso del figlio di Ignazio La Russa, stupro ai danni di una ragazza non compos sui durante l’atto, a casa del Presidente del Senato. Ora, a parte gli aspetti penali, sui quali provvederà la magistratura a far luce, viene fuori un mondo di degrado morale, di eccessivo permissivismo famigliare, uno scenario da basso impero, come si diceva una volta. I fatti sono fatti ed hanno la coda. Intendiamoci, Fratelli d’Italia non è una confraternita religiosa, è un partito conservatore ma immerso nella modernità, con la quale deve fare i conti e dalla quale può essere anche contagiato. Certo è che non è una bella rappresentazione quella uscita dai casi riportati. Non solo e non tanto perché, come si dice, c’è tanta gente che vive in miseria, che è malata, che ha problemi di vita quotidiana, della quale sembra che nessuno se ne occupi convenientemente, quanto e soprattutto perché essere conservatori oggi, come si dicono quelli del partito della Meloni, significa conservare almeno “la mano pura e la mente”, Manzoni dixit, giacché tante altre tradizioni e tanti altri valori sono ormai irrimediabilmente persi. C’è nei comportamenti di certo personale politico di destra una disinvoltura che imbarazza l’elettore che lo ha votato e che non può difenderlo senza mettere in discussione la propria onestà intellettuale.

Nessun commento:

Posta un commento