Chi gliel’ha fatta fare a
Napolitano a farsi rieleggere! Il di più – è notorio – è sempre del Maligno.
Che qui non è il diavolo, è semplicemente il peggio. E il peggio è il
“decadutismo”, ossia la tendenza a far decadere mentre si è a propria volta
decaduti. Il fenomeno che oggi in Italia sta devastando il tessuto
istituzionale e rischia di gettare il paese nel caos. Una sorta di febbre del bowling, dove tutti sono allo stesso
tempo palle e birilli. Mancano i giocatori. Chi non è decaduto, scagli la prima
palla!
Diamo uno sguardo. La Corte costituzionale, eletta
dal Parlamento, ha sentenziato che la legge detta Porcellum, che ha espresso ben tre parlamenti dal 2006 al 2013, è
incostituzionale. Ergo, il Parlamento è illegittimo e illegittimi sono i suoi
atti compiuti, compresa la nomina dei giudici della Corte costituzionale,
compresa l’elezione bissata del Presidente della Repubblica, compresa la
decadenza di Berlusconi, tanto per citare i casi più eclatanti.
Decaduto a chi? – ha ragione di
dire il Cavaliere – siete tutti decaduti e figli di decaduti. E, tanto per
incominciare, io dichiaro decaduti i Senatori a vita, che, a prescindere dai
requisiti, sono stati nominati da un Presidente decaduto. Ma stavano così bene
in casa loro, quelle eccellenze! Napolitano, che era già nei guai, li ha voluti
compagni al duol.
Altro che sesso degli angeli! Qui
non si capisce davvero chi oggi in Italia sia nella legittimità di decidere
qualcosa. Potessimo almeno affidarci al Papa, come nel Medioevo!
Chi è senza incostituzionalità
scagli il primo voto! Le maddalene
possono stare tranquille, non ci sono più voti. E per fortuna! Se no il paese
si trasformerebbe in una di quelle battaglie dove tutti scagliano arance o
pomodori sugli altri, in un’orgia indescrivibile di feriti veri e apparenti.
Il costituzionalista Michele
Ainis, brillante pubblicista, anticipando il Presidente Napolitano, ha detto
che il Parlamento è legittimato a svolgere il suo compito e che i compiti già
svolti sono altrettanto legittimi. Che si fa – ha detto Ainis con un po’ di
macabro umorismo – si uccide il bambino nato per una legge sulla gravidanza
assistita poi giudicata incostituzionale? Via, siamo seri.
Già, ma proprio questo è il punto:
è possibile essere seri oggi in Italia?
Il Porcellum lo si sta
ingrassando da ben otto anni. Dove stavano i giudici della Corte
costituzionale, che pare siano tra i più pagati al mondo e che a vederli
sembrano i criticoni dei Muppet-show?
Dormivano, erano fuori stanza, erano in ferie, erano in licenza per malattia?
Non potevano intervenire subito a dichiarare incostituzionale una legge che ha
fatto scialacquare destra e sinistra e perfino i grillini, che addirittura
volevano perpetuarla? No! Se no che paese straordinario saremmo?
Ora non si sa che cosa possa
accadere. I costituzionalisti, che in Italia quanto a numero se la patteggiano
coi commissari unici di calcio, ne sparano a iosa. Stanno venendo fuori le cose
più strane, più bizzarre e allegre e, come nelle telenovelas, si rimanda il seguito alla puntata successiva, che
sarà la pubblicazione della sentenza sulla “Gazzetta Ufficiale”. Tra le ipotesi
più esilaranti perfino la decadenza degli eletti col premio di maggioranza per
procedere alla sostituzione col criterio dell’assegnazione dei seggi col metodo
proporzionale.
Verosimilmente non accadrà nulla.
C’è un vecchio principio, cui si appellava Curzio Malaparte, cosa fatta capo
ha. Chi c’è c’è, e chi non c’è, se ne faccia una ragione. Questo Parlamento,
pur delegittimato dalla sentenza sul Porcellum,
continuerà, part-time, però. E’
finito il posto fisso anche per loro, cioè fino a quando non farà una nuova
legge elettorale per andare subito dopo al voto.
Sembra una cosa da niente, detta
così; invece è una questione maledettamente complicata. In Italia non si pensa
mai a trovare soluzioni per il paese e nella prospettiva dell’efficacia di un
provvedimento erga omnes, ma si cerca
il modo come fottere il prossimo, nella fattispecie, come dicono gli avvocati,
escogitare un sistema per vincere le elezioni. Il resto si vedrà. Ma è
pensabile che questi signori – si fa per dire – siano talmente fessi da
affrettarsi a decadere? Saranno capaci di rimandare tutto alle calende greche!
Bisogna convenire che la situazione
benché tragica non è seria. Perfino Prodi è tornato in partita. Aveva detto che
non avrebbe votato alle primarie del Pd; è di ieri la sua dichiarazione: andrò
a votare. Sai, che notizia rassicurante! Ma la notizia non è senza senso: a
Prodi devono aver promesso l’elezione a Presidente della Repubblica, dopo che
Napolitano lascerà ingloriosamente la carica. Prodi vota? Se poi sarà veramente
votato è da vedersi, ma intanto si può pensare che Napolitano ha deciso di
lasciare.
Intanto avanza il nuovo: Renzi,
Cuperlo e Civati a sinistra si contendono una carica che ha portato sfiga a chi
l’ha ricoperta finora. Epifani a parte, a cui è andata bene proprio perché non
aveva grilli per la testa. Fossi in uno dei tre mi attrezzerei di corni e di
gobbi. C’è poco da scherzare!
Dall’altra parte il signor Quid, ovvero Alfano, ha presentato il
simbolo del suo partito: un quadrato blu con dentro le lettere NC e fuori
quadrato la lettera D, Nuovo Centro Destra. Gli sarebbe bastato posporre la D con la C e avrebbe ottenuto Nuova
Democrazia Cristiana. Qui, davvero è il colmo! Forza Italia e il Nuovo
Centrodestra si sono divisi, intanto dicono di essere alleati e perfino i più
alti rappresentanti del Nuovo Centrodestra dicono che il loro leader è
Berlusconi.
In questo grandissimo casino il
popolo italiano versa in sempre più gravi condizioni economiche. Letta a parte,
che dice di sentirsi sempre più forte del giorno prima, ma rimanda il
miglioramento al giorno dopo, non c’è chi effettivamente non si nasconde il
peggio. Siamo sempre più vicini alla Grecia, con la differenza che noi, men che
averla, non la scorgiamo neppure con la fantasia un’alba più o meno dorata. Per
noi è notte fonda!
Parole chiave: Napolitano - Consulta - Porcellum - Primarie Pd - Alfano - Berlusconi
Argomento: Incostituzionalità Porcellum
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