domenica 8 dicembre 2013

Non si capisce più niente! Siamo tutti brutti, sporchi e decaduti


Chi gliel’ha fatta fare a Napolitano a farsi rieleggere! Il di più – è notorio – è sempre del Maligno. Che qui non è il diavolo, è semplicemente il peggio. E il peggio è il “decadutismo”, ossia la tendenza a far decadere mentre si è a propria volta decaduti. Il fenomeno che oggi in Italia sta devastando il tessuto istituzionale e rischia di gettare il paese nel caos. Una sorta di febbre del bowling, dove tutti sono allo stesso tempo palle e birilli. Mancano i giocatori. Chi non è decaduto, scagli la prima palla!
Diamo uno sguardo. La Corte costituzionale, eletta dal Parlamento, ha sentenziato che la legge detta Porcellum, che ha espresso ben tre parlamenti dal 2006 al 2013, è incostituzionale. Ergo, il Parlamento è illegittimo e illegittimi sono i suoi atti compiuti, compresa la nomina dei giudici della Corte costituzionale, compresa l’elezione bissata del Presidente della Repubblica, compresa la decadenza di Berlusconi, tanto per citare i casi più eclatanti.
Decaduto a chi? – ha ragione di dire il Cavaliere – siete tutti decaduti e figli di decaduti. E, tanto per incominciare, io dichiaro decaduti i Senatori a vita, che, a prescindere dai requisiti, sono stati nominati da un Presidente decaduto. Ma stavano così bene in casa loro, quelle eccellenze! Napolitano, che era già nei guai, li ha voluti compagni al duol.
Altro che sesso degli angeli! Qui non si capisce davvero chi oggi in Italia sia nella legittimità di decidere qualcosa. Potessimo almeno affidarci al Papa, come nel Medioevo!
Chi è senza incostituzionalità scagli il primo voto! Le maddalene possono stare tranquille, non ci sono più voti. E per fortuna! Se no il paese si trasformerebbe in una di quelle battaglie dove tutti scagliano arance o pomodori sugli altri, in un’orgia indescrivibile di feriti veri e apparenti.
Il costituzionalista Michele Ainis, brillante pubblicista, anticipando il Presidente Napolitano, ha detto che il Parlamento è legittimato a svolgere il suo compito e che i compiti già svolti sono altrettanto legittimi. Che si fa – ha detto Ainis con un po’ di macabro umorismo – si uccide il bambino nato per una legge sulla gravidanza assistita poi giudicata incostituzionale? Via, siamo seri.
Già, ma proprio questo è il punto: è possibile essere seri oggi in Italia?  Il Porcellum lo si sta ingrassando da ben otto anni. Dove stavano i giudici della Corte costituzionale, che pare siano tra i più pagati al mondo e che a vederli sembrano i criticoni dei Muppet-show? Dormivano, erano fuori stanza, erano in ferie, erano in licenza per malattia? Non potevano intervenire subito a dichiarare incostituzionale una legge che ha fatto scialacquare destra e sinistra e perfino i grillini, che addirittura volevano perpetuarla? No! Se no che paese straordinario saremmo?
Ora non si sa che cosa possa accadere. I costituzionalisti, che in Italia quanto a numero se la patteggiano coi commissari unici di calcio, ne sparano a iosa. Stanno venendo fuori le cose più strane, più bizzarre e allegre e, come nelle telenovelas, si rimanda il seguito alla puntata successiva, che sarà la pubblicazione della sentenza sulla “Gazzetta Ufficiale”. Tra le ipotesi più esilaranti perfino la decadenza degli eletti col premio di maggioranza per procedere alla sostituzione col criterio dell’assegnazione dei seggi col metodo proporzionale.
Verosimilmente non accadrà nulla. C’è un vecchio principio, cui si appellava Curzio Malaparte, cosa fatta capo ha. Chi c’è c’è, e chi non c’è, se ne faccia una ragione. Questo Parlamento, pur delegittimato dalla sentenza sul Porcellum, continuerà, part-time, però. E’ finito il posto fisso anche per loro, cioè fino a quando non farà una nuova legge elettorale per andare subito dopo al voto.
Sembra una cosa da niente, detta così; invece è una questione maledettamente complicata. In Italia non si pensa mai a trovare soluzioni per il paese e nella prospettiva dell’efficacia di un provvedimento erga omnes, ma si cerca il modo come fottere il prossimo, nella fattispecie, come dicono gli avvocati, escogitare un sistema per vincere le elezioni. Il resto si vedrà. Ma è pensabile che questi signori – si fa per dire – siano talmente fessi da affrettarsi a decadere? Saranno capaci di rimandare tutto alle calende greche!
Bisogna convenire che la situazione benché tragica non è seria. Perfino Prodi è tornato in partita. Aveva detto che non avrebbe votato alle primarie del Pd; è di ieri la sua dichiarazione: andrò a votare. Sai, che notizia rassicurante! Ma la notizia non è senza senso: a Prodi devono aver promesso l’elezione a Presidente della Repubblica, dopo che Napolitano lascerà ingloriosamente la carica. Prodi vota? Se poi sarà veramente votato è da vedersi, ma intanto si può pensare che Napolitano ha deciso di lasciare.
Intanto avanza il nuovo: Renzi, Cuperlo e Civati a sinistra si contendono una carica che ha portato sfiga a chi l’ha ricoperta finora. Epifani a parte, a cui è andata bene proprio perché non aveva grilli per la testa. Fossi in uno dei tre mi attrezzerei di corni e di gobbi. C’è poco da scherzare!
Dall’altra parte il signor Quid, ovvero Alfano, ha presentato il simbolo del suo partito: un quadrato blu con dentro le lettere NC e fuori quadrato la lettera D, Nuovo Centro Destra. Gli sarebbe bastato posporre la D con la C e avrebbe ottenuto Nuova Democrazia Cristiana. Qui, davvero è il colmo! Forza Italia e il Nuovo Centrodestra si sono divisi, intanto dicono di essere alleati e perfino i più alti rappresentanti del Nuovo Centrodestra dicono che il loro leader è Berlusconi.
In questo grandissimo casino il popolo italiano versa in sempre più gravi condizioni economiche. Letta a parte, che dice di sentirsi sempre più forte del giorno prima, ma rimanda il miglioramento al giorno dopo, non c’è chi effettivamente non si nasconde il peggio. Siamo sempre più vicini alla Grecia, con la differenza che noi, men che averla, non la scorgiamo neppure con la fantasia un’alba più o meno dorata. Per noi è notte fonda!

Parole chiave: Napolitano - Consulta - Porcellum - Primarie Pd - Alfano - Berlusconi

Argomento: Incostituzionalità Porcellum


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