martedì 7 marzo 2023

La scomparsa di Franco De Paola

Se n’è andato Franco De Paola martedì, 7 marzo, cogliendo amici e concittadini di sorpresa. Aveva 82 anni, era nato il 29 agosto del 1940. Or non erano trascorsi che sedici giorni dalla bellissima serata taurisanese del 18 febbraio in omaggio all’amico Donato Minonni per i suoi ottant’anni. Una perdita non da poco se consideriamo che Franco era ancora in attività di studio e produttività di iniziative e di opere. Per più di un aspetto, Franco è stato a Taurisano un iniziatore. Apparteneva a una generazione di giovani che finalmente, benché di umili origini, raggiungevano il traguardo del diploma. Pochi altri prima di lui, moltissimi dopo. Non perché non fossero dotati per altri traguardi di studio, anche più impegnativi, la laurea per esempio, ma per le condizioni economiche dalle quali provenivano. I genitori, consci delle difficoltà e dei costi per mantenere i figli a scuola, saggiamente optavano per il traguardo più vicino, anche in finalità lavorative. Il maestro di scuola era, in questo senso, il più a portata di mano. All’epoca, per studiare nelle scuole superiori, occorreva risiedere a Lecce, Maglie, Gallipoli, Galatina, e per l’università a Bari. I costi erano davvero proibitivi e richiedevano sacrifici enormi per le famiglie che vivevano di un solo reddito, e non sempre garantito. Franco e la sua famiglia fecero quella scelta. Dotato di spiccata attitudine allo studio, intraprese la Scuola Media a Galatina e poi l’Istituto Magistrale a Lecce, diplomandosi a diciassette anni. Scuola, questa, che rilasciava il diploma di abilitazione richiesto per l’insegnamento nelle scuole elementari. Vinse il concorso e iniziò a insegnare, ma nello stesso tempo e, disponendo ormai di un suo reddito, si iscrisse all’Università di Bari e si laureò in Lingue e Letterature Straniere, abilitandosi all’insegnamento di Lingua e Letteratura Inglese, per concludere la sua carriera al Liceo Scientifico “Giulio Cesare Vanini” di Casarano. Qui l’ho conosciuto come collega e posso dire che a scuola, fra studenti e docenti, godeva di stima e gli erano riconosciute simpatia e autorevolezza. Franco è stato uno che ha attraversato gran parte della sua esistenza dedicandosi, per quel che attiene la sfera pubblica, alla politica, militando nel Psi, di cui è stato rappresentante in Comune quale consigliere e assessore in amministrazioni di centrosinistra; allo sport, entrando in epoche diverse nella dirigenza della Società Calcistica locale e del Circolo Tennis; alla cultura, legando il suo nome a quello di Giulio Cesare Vanini, di cui è stato a Taurisano il risvegliatore fin dalla fine degli anni Sessanta del Novecento. Fondò e diresse agli inizi degli anni Sessanta il periodico “Pagine Taurisanesi”, insieme ad Antonio Santoro, Luigi Crudo, Romeo Erminio e Stefano Ciurlia. Fu tra gli organizzatori delle Celebrazioni Vaniniane del 1969, insieme al direttore didattico Aldo de Bernart, Luigi Ponzi e un gruppo di giovani professionisti, tra cui Antonio Santoro, Luigi Crudo, Luigi Montonato, Donato Minonni, Stefano Ciurlia, grazie anche alla disponibilità dell’amministrazione comunale guidata da Ugo Baglivo. Nel 1972 contribuì a fondare il Centro Studi “Giulio Cesare Vanini” e da amministratore promosse la Domus Vaniniana, l’acquisto della casa in cui si riteneva fosse nato Vanini e la pubblicazione delle due opere pervenuteci del filosofo arso a Tolosa. Nel corso degli anni Settanta organizzò diversi eventi culturali e tenne i rapporti coi più accreditati studiosi italiani ed europei, fra cui i conterranei Antonio Corsano e Francesco Politi, il francese Emile Namer e il polacco Andrzej Nowicki. È stato fino all’ultimo instancabile ricercatore negli archivi italiani e stranieri delle orme lasciate da Vanini, le cui conseguenti elaborazioni critiche sono apparse sul “Quotidiano”, sulla rivista universitaria diretta da Giovanni Papuli, “Bollettino di Storia della Filosofia dell’Università degli Studi di Lecce” e in altre pubblicazioni collettanee, fra cui la prestigiosa “Bruniana e Campanelliana”. Ha anche approfondito studi di carattere demografico e sociologico delle società di Casarano e Taurisano. Suoi i volumi L’Università di Casarano nel catasto antico del 1722 (2004), La civica Università di Taurisano nei Registri del ‘600 dell’antica Terra d’Otranto (2005), L’Università di Taurisano negli archivi dell’antica Terra d’Otranto (sec. XIII-XVI) (2006). Nel 1985 fu nel comitato scientifico per il Convegno Internazionale di Studi “Giulio Cesare Vanini dal tardo Rinascimento al Libertinisme érudit”, promosso dal Comune di Taurisano e dall’Università degli Studi di Lecce. I suoi studi vaniniani, frutto delle sue ricerche condotte nelle biblioteche londinesi, sono approdati nei due volumi Giulio Cesare Vanini e il primo ‘600 anglo-veneto (1979) e Giulio Cesare Vanini filosofo europeo (1998). Era tra i più anziani della sezione leccese della Società di Storia Patria per la Puglia, presidente della quale è Mario Spedicato, partecipando con interventi orali e scritti alle attività culturali societarie. La Società di Storia Patria gli ha dedicato nel 2020 un volume di studi per i suoi ottant’anni, dal titolo suggestivo Dalla rupe di Leuca alle scogliere di Dover. In onore del viaggio di Francesco De Paola. L’ultimo suo impegno è stata l’organizzazione del volume che la Società di Storia Patria ha dedicato all’amico di tante iniziative Donato Minonni La mano e l’intelletto. Proprio la sera della presentazione di questo volume, 18 febbraio,Franco ha lasciato, con un discorso molto bello,a tratti poetico,la testimonianza più viva di sé.

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