sabato 5 novembre 2022

Il governo c'è e non si nasconde

All’albero dell’opposizione pendono sconsolati gli esponenti di una parte politica del Paese che da diversi anni avevano scambiato la democrazia per una sorta di monarchia per grazia di Dio. Si erano perfino dimenticati che le monarchie da secoli si sono trasformate in costituzionali, ossia tali per volontà della nazione. Per questi inconsolabili l’eredità del potere era una sorta di diritto divino. Aver perso le elezioni è stato per loro una tal botta da dimenticare il bello della democrazia, che è sempre il poter tornare al potere attraverso nuove elezioni. Qualcuno glielo dovrebbe ricordare. Appendersi all’albero, dove da sempre celebravano i loro sabba, è un gesto che non produce nulla. I primi provvedimenti del governo Meloni sono stati per condannare i rave-party, cogliendo l’occasione dell’ultimo in quel di Modena; per reinserire al lavoro i 4.000 medici no vax; per alzare il tetto del contante. Contro questi tre provvedimenti gli sconsolati dell’opposizione si sono gettati a testa bassa come tori davanti al rosso della muleta. Rave-party. Il problema esiste in Italia e in Europa. Migliaia di giovani provenienti da ogni parte del continente si danno appuntamento in una certa località e per cinque-sei giorni si sballano fra musica e droga, al di fuori e contro ogni legge. Il malevento comporta seri problemi a tutta la zona in cui avvengono questi raduni, a parte ogni altro reato, dall’occupazione di suolo pubblico o privato allo smercio di stupefacenti. In alcuni paesi europei il problema è stato in qualche modo disciplinato. “Polizia italiana è brava” dicono questi giovani, “perciò veniamo in Italia”. Da noi si è lasciato tutto alla spontaneità di tutti. Ci sono stati in passato nel nostro Paese rave-party devastanti, senza che le autorità preposte intervenissero. Ora, si può discutere quanto si vuole sul testo del decreto legge approvato dal governo e sulla tempistica, ma è indubbio che fosse una necessità. In Parlamento potrà essere integrato e migliorato. Il Parlamento sta per questo. Sembra che gli sconsolati se ne siano dimenticati. Non è ammissibile che essi gridino al lupo al lupo vedendo nell’iniziativa del governo un tentativo di reprimere ogni forma di dissenso e di manifestazione pubblica in Italia. Il governo Meloni, per essere un governo di destra, non necessariamente è come lo scorpione che irresistibilmente finisce per pungere la rana che lo trasporta. Qui la rana è il popolo che l’ha votato. Medici no vax. Gli sconsolati dicono: perché reinserire al lavoro i medici no vax dal momento che meritavano di saldare la loro condanna come accade in ogni paese in cui vige lo Stato di diritto? Giusto! Quei medici andavano puniti fino in fondo; ma non per sempre. Non esistono condanne per sempre in Italia, neppure per i capi dei capi mafiosi. Essi andavano puniti e lo sono stati con la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Ma oggi la situazione, dal punto di vista pandemico, è diversa. Non si corrono più gli stessi rischi, grazie anche al vaccino e al lavoro fatto dai precedenti governi. C’è una nuova emergenza. Mancano medici, per cui tenere fuori dal lavoro 4mila di essi è un non senso. Non voler poi portare a conclusione una vicenda giudiziaria per utilizzarne pragmaticamente gli esiti è davvero demenziale. Lo Stato e chi ne gestisce il potere devono avere il coraggio di avere “torto” quando c’è un superiore fine da raggiungere. Ed oggi è di pacificare il Paese, di utilizzare al meglio le risorse umane e professionali esistenti. Tetto del contante. Il governo ha ritenuto che aumentando lo spendibile in contante possa far circolare di più il denaro e favorire i consumi. La pecunia otiosa produce crisi. Non dello stesso avviso gli sconsolati, che hanno considerato il provvedimento un favore ai soliti evasori fiscali. Da anni in Italia si sacrifica la libertà per evitare che di essa ne approfittino i malviventi dell’evasione, della corruzione e delle mafie. Ma lo Stato non può rinunciare alle sue prerogative di garantire i diritti ai cittadini per evitare che certe libertà degenerino in reati. Lo stato concede ai cittadini ogni legittima libertà, compresa quella di spendere a libero piacimento del proprio, ma poi deve anche intervenire se qualcuno ne approfitta per trasformare una libertà in una scorciatoia per delinquere. A tirar della somma. In rapporto a questi tre provvedimenti il governo si è mostrato un po’ precipitoso (rave-party) e un po’ indeciso (tetto del contante e sanatoria dei no vax); ma è il prezzo che deve pagare una classe dirigente che non ha ancora una dimestichezza di governo. Tuttavia questi tre provvedimenti dimostrano che il governo c’è e che non si nasconde di fronte alle necessità del Paese.

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