Il Ministro Minniti non ha retto
alla tentazione di presentarsi al suo popolo come il salvatore della patria
democratica e ha detto che sì, il suo modo di affrontare il problema degli
immigrati appare un po’ deciso, ma che è stato costretto a tanto perché era in
pericolo la tenuta democratica e sociale del paese. Come dire? A mali estremi,
estremi rimedi. Non è stato dello stesso parere il suo collega in governo, il
Ministro di Giustizia Orlando, il quale ha detto che non c’era nessun reale
pericolo per la democrazia e che è sbagliato associare l’immigrazione alla
sicurezza del paese. Ha ragione l’uno? Ha ragione l’altro? Ognuno ha colto un
aspetto della politica: l’uno quello del fare, l’altro del sembrare.
Sta di fatto che se metodo
fascista è stato quello di Minniti, come argutamente ha detto il comico Crozza,
vuol dire che il fascismo si pone ancora come un buon rimedio contro il
disordine e il rischio di cadere nel caos e nella paura. Il che dovrebbe far
riflettere più di un santone democratico. Il fascismo, cosa buona è? Allora non
dobbiamo lasciarlo tutto ai fascisti.
C’è solo da recriminare perché
per tanto tempo si è detto che per frenare i flussi migratori non c’era nulla
da fare, che non si poteva che accogliere quanti ne arrivavano nei nostri
porti. Vorrei vedere che cosa hanno da dire ora tutti quei sapientoni e
democraticoni che provocatoriamente chiedevano nel corso dei dibattiti
televisivi ai loro interlocutori di destra che cosa avrebbero voluto fare al
posto loro, per poi, evidentemente, gettargli in faccia il loro fascismo.
Le elezioni si avvicinano e come
sempre è accaduto in Italia chi più può più s’impossessa dei cavalli di
battaglia degli avversari. Non si poteva lasciare la questione dei migranti,
con tutti i loro portati di insicurezza, prepotenze, violenze, stupri,
sporcizie urbane varie, alla destra. Hanno ragione quelli che criticano
Minniti. Lui ha fatto con i migranti una politica di destra.
A sua difesa non c’è tanto la
ventilata reazione del paese, che, come tutte le cose ipotizzate, era pure
probabile che ci fosse, ma la concreta presa d’atto che molti sindaci, non solo
di destra, ma perfino di sinistra, si erano rifiutati di accogliere nei loro
comuni gli immigrati che i prefetti inviavano. Di fronte a tanti rifiuti c’era
poco da fare. Nella prima metà di luglio i flussi erano diventati piene,
straripamenti, allagamenti, mentre da qualche tempo la magistratura siciliana
aveva puntato l’attenzione su alcune Ong, che erano in collusione con gli scafisti.
Anche qui, a proposito delle Ong,
perché la Boldrini, perché Grasso, perché tanti, piccoli e grandi personaggi
dell’establishment, che tanto s’indignarono nei giorni dell’accusa alle Ong,
non hanno detto più nulla, non hanno chiesto scusa ai magistrati siciliani in
presenza di comprovate compromissioni di alcune Ong con gli scafisti?
L’antifascismo – si sa – in
Italia è un mestiere; e se uno sa fare solo quello, non gli si può chiedere di
fare altro. Perciò la Boldrini e Grasso continuino pure ad esercitare il loro
mestiere; provvederà la realtà delle cose a dare le giuste risposte.
Questa realtà non dice affatto
che per risolvere certi problemi occorre il fascismo. Siamo seri! Minniti si è
mosso con decisione usando la legge e la sensibilità democratica. Ha detto:
primo, il problema va affrontato in Libia e dunque facciamo gli opportuni
accordi con le autorità libiche perché i migranti non lascino quel paese; le
Ong non possono operare fuori da qualsiasi legge e dunque mettiamo un po’
d’ordine nelle pratiche di salvataggio e di trasporto degli immigrati; terzo,
recuperiamo la collaborazione e la fiducia con i partner europei. Non mi pare
affatto che tutto questo sia fascismo, salvo che per fascismo non si voglia
intendere qualsiasi provvedimento finalizzato alla soluzione di un problema.
E’ vero, nessuno è uscito dal suo
guscio per riconoscere che, contrariamente a quanto pensava, qualcosa si poteva
fare e che qualcosa di importante era stato fatto. Ma gli stessi hanno
incominciato ad accusare di fascismo un loro ministro e a sostenere che il
problema immigrati non è stato risolto, è stato solo confinato in Libia,
sottratto alla nostra vista. In Libia, dove gli immigrati sono trattenuti in
condizioni disumane, tali che dovrebbero far vergognare chi in qualche modo è
colpevole della situazione, ossia noi italiani, che, con gli accordi e con la
legge, siamo riusciti a contenere il fenomeno. A sentire i Cacciari e i
Manconi, che non sono mai propositivi, siamo responsabili di tutti i mali di
cui soffrono i migranti.
Intanto il Pd di Minniti porta in
saccoccia elettorale un successo che avrà il suo peso. Se poi è vera gloria lo
si vedrà. Gli immigrati continuano ad arrivare in Italia, per ora di meno
rispetto alla fiumana della prima metà di luglio. Ma per ora! Mettiamo pure in
conto che la campagna elettorale, già in corso per la Sicilia, finirà con le
politiche del 2018. Allora vedremo che cosa accadrà. C’è chi dice che il
problema migranti durerà ancora per molti anni. Il fascismo o meglio lo
pseudofascismo come mezzo per risolvere i problemi si può sempre rispolverarlo
come si rispolverano gli strumenti di stagione.
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