domenica 7 ottobre 2018

Il mondo sottosopra di Silvestro Seccato




Silvestro Seccato, pensionato da qualche anno, in buona salute, persona di garbo e sensata, abitudinario fino all’ossessione, avverte una  certa inquietudine. Dalla televisione ha appreso che in giro ci sono malintenzionati che cercano i bensensati e gli abitudinari per torcer loro il collo.
Ha paura. E’ un timido. Il suo motto è stato sempre: piegati giunco, che passa la piena. Pensa di adeguarsi al nuovo corso di cose; in fondo, che gli costa? Provaci, Silvestro! Ed incomincia subito dai primi gesti domestici.
Ecco, dice, ora mi verifico nella condizione voluta dal nuovo ordine, pardon, disordine delle cose. Sono un malsensato…sono un malsensato…sono un malsensato. Bisogna iniziare proprio così, col ripetersi ciò che si vuole diventare.
Le scarpe estive dismesse, dove le metto? Naturalmente nella scarpiera. Ma no! Son proprio un fesso. Questo è buonsenso, se lo sa il grillino o il leghista sono fottuto; mo le metto nel frigorifero. Ecco, accanto alle mozzarelle…ah, già, le mozzarelle non possono stare nel frigorifero; le metto sotto il cuscino del divano. Meno male che mi son ravveduto in tempo. E le scarpe che ho ai piedi? Già, ma queste cazzo di scarpe come me le son messe? Guarda un po’, la destra al piede destro e la sinistra al piede sinistro. Da non crederci, sono proprio un inguaribile benpensante. Cerco guai, senza avvedermene. Ma se me le scambio di piede, come faccio a camminare? Sarà una tortura. Mo ci provo. Caracolla…saltella…come camminasse sulle spine.
Esce e…peggio non gli poteva andare! S’imbatte in un corteo in favore degli onesti “prima di tutto”. Li guarda ai piedi, hanno tutti le scarpe al posto giusto. Chiede prudentemente a uno che se ne sta in disparte preoccupato. Ma non dovrebbero portare le scarpe al contrario? No, almeno questo lo capiscono, gli risponde quello. Ma camminano in maniera ordinata! Sì, ma non per scelta, sono come pecore, si muovono d’istinto. Ma non sembrano degli scalmanati! No, sono perfettamente clonati, uno uguale all’altro. Ma se ci vedono, si accorgono che siamo quelli di…prima, ci aggrediscono… E noi cerchiamo di non farci notare. Si risolleva un po’. C’è ancora qualcuno che …ragiona. Ecco, un’altra parola sbagliata, che è meglio non pensare proprio.
Torna a casa, ma la porta è chiusa. Dall’interno la moglie gli grida di entrare dalla finestra, è più in linea col cambiamento. Sì, dal comignolo come la befana!, le risponde e subito si porta la mano alla bocca come a strozzarsi la battuta di buonsenso. Poi si sobbarca a fatica, ha una certa età. Ma non lo deve neppure pensare. Dicono che perfino la condizione di anziano è nel mirino dei malsensati. Va in cucina; ma non c’è più il frigorifero. La moglie – ah, le donne, sono sempre più preveggenti – ha pensato bene di metterlo dove prima c’era il barbecue in giardino, sotto il grande albero di noce. E il barbecue? Boh, vedremo. Avrà pensato che almeno il giardino non lo si può spostare dove vogliono gli antibensensati. Ma, allora, ha benpensato? Sorte nostra, se lo vengono a sapere chi ci salverà?  Gli viene un dubbio: dove avrà sistemato il letto? Rientra in casa. Cerca la camera da letto, ma non la trova, al suo posto c’è il garage.
Carlettaaa, mi dici come faccio ad entrare la macchina in questo nuovo garage? Ma, caro, non la devi entrare, sei proprio irrecuperabile. La lasci fuori, il vecchio garage è la nuova camera da letto, le vecchie gomme consumate sono i materassi e quelle vecchie batterie esauste i cuscini. Sapessi che piacere!
Il povero Silvestro è smarrito, non capisce più niente. Gli viene dentro come una bolla d’acqua. Si precipita nel bagno. Bagno? Al posto del water e del bidè c’è il barbecue. E tutt’intorno gli attrezzi da giardinaggio.
Come hai fatto a cambiare tutto così in fretta, Carlaaa? Ma perché urli? Mi son fatta aiutare dai Di Peio, sai, il papà e la mamma del nuovo sottosegretario ai giochi di quartiere, quello delle cinque stelle. E loro ti hanno aiutata? Certo, vedessi che partecipazione! Non facevano un passo senza ricordarmi dei grandi benefici del cambiamento.
Ha come l’impressione di un incubo. A forza di sentire tutte le sere in televisione urlare sulla Fornero, sul reddito di cittadinanza, sulla riduzione delle tasse, sui migranti, sulla ricostruzione del ponte a Genova, sul governo del cambiamento, sulle opposizioni che non ci sono, Renzi Martina Zingaretti…ma vaffanculo, non riesce più a distinguere la realtà dal sogno. E si mette a sperare che sia davvero un sogno per indigestione di …cazzolate. Da Cazzola!

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