Ebbene sì, mi vado convincendo
che il Movimento 5 Stelle vincerà le prossime elezioni politiche e andrà al
potere. E’ fatale. A convincermi però non è il fatalismo ma il vento che soffia
in suo favore; un vento che si sprigiona da alcuni semplici ragionamenti e da
una constatazione: l’impazzimento irrimediabile del mondo. Non si creda che
l’Italia costituisca un caso, ormai l’Italia è una declinazione nazionale di un
fenomeno generale.
In Francia: un signor nessuno, tale Emmanuel Macron, sposato con la sua ex docente di lettere, di lui più anziana di 24 anni, si avvia a diventare dall'oggi al domani presidente della repubblica francese passando dal fantastico mondo dei media, che lo hanno reso
personaggio dal nulla. Ora capisco anche la trasfigurazione, quella di Nostro
Signore Gesù Cristo, un evento che credevo una trovata evangelica, basata sul
nulla. No no, è proprio vero. Semplicemente prima non l’avevo capito. Macron da
un grigio e sconosciuto burocrate dell’alta finanza è diventato un personaggio
osannato dalle folle e poi eletto presidente. E’ un trasfigurato.
I grillini sono nati anch’essi
dal nulla, anzi dal peggio del nulla. Sono figli di un comico rancoroso che si
è fatto strada a suon di vaffanculo, urlati in piazza e portati in casa della
gente dalla televisione, la fama della mitologia. Sarà pure una metafora il
culo, ma sempre culo è. Con rispetto parlando. C’è da inorridire, ma è il mondo
di oggi, che non vive nelle cose bensì nella loro finzione. Questi cachielli –
i grillini, dico – figli molto spesso di genitori fascisti, ancora oggi
fascisti, evitano la cultura storiografica come Nembo Kid la criptonite. Non
senza calcoli. Se avessero conoscenze, non dico importanti ma almeno
elementari, non si azzarderebbero a dire certe minchiate. Per loro non sapere è
potere, è coraggio di osare. E anche qui si nota l’impazzimento. Una volta si
diceva che sapere è potere. Questi si buttano su tutto con grande slancio. Se
la politica fosse un mare annegherebbero, perché si è visto che non sanno
nuotare. Ma non sanno neppure volare: sono maldestri Icari che al calore del
sole precipitano liquefatti. Ma non se ne rendono conto. E neppure gli altri si
rendono conto di quanto li favoriscano.
A favorirli, infatti, non è
soltanto l’immagine del nuovo, che a quanto pare è vincente ad ogni latitudine
– lo dimostrano i casi di Trump in America e di Macron in Francia – ma
soprattutto il nulla che li circonda, costituito dal mondo tradizionale della
politica, quello che va da Renzi a Pisapia, attraversando Berlusconi, Salvini e
Meloni. Lasciamo stare questi ultimi, della cosiddetta destra, i quali non
riusciranno mai a mettersi insieme per costituire qualcosa di attendibile.
Prendiamo l’unico partito, il Pd, che teoricamente potrebbe contendere il
successo elettorale al Movimento di Grillo. Prendiamolo! Hanno fatto
recentemente le primarie. Un fiasco colossale, non solo e non tanto per la
scarsa affluenza – dicono un milione e ottocentomila votanti – nonostante i
tentativi di gonfiarla con espedienti tra i più vari, fino a quelli di mettere
schede neppure votate nelle urne (circa 15.500), ma per lo spettacolo
indecoroso offerto. Come si può pretendere di ostacolare la marcia trionfale di
Bacco e di Arianna, leggi M5S, con prove di così piccolo e miserabile
cabotaggio, con espedienti di piccole furbizie, di incallite prepotenze e di
tanta tanta coglionaggine? A Nardò hanno chiuso il seggio elettorale perché dei
cittadini erano andati in massa a votare per Emiliano. Con quale motivazione i
responsabili locali del Pd, evidentemente renziani, hanno impedito ai cittadini
di Nardò di accogliere l’invito del loro stesso partito di votare? Nel Pd ormai
non si capisce chi ne fa parte e chi no. A Lecce hanno nascosto le chiavi
dell’ufficio del segretario provinciale, perché, a quanto pare, non sarebbe
renziano. Già, perché ormai è accertato: nel Pd o si è renziani o si è fuori.
L’ennesimo scandalo, quello della
Consip, è svanito; non se ne parla più. Come se i suoi tanti protagonisti non
fossero mai esistiti, non fossero mai stati coinvolti. Neppure processati.
Tutti assolti, anzi, meglio che assolti; i personaggi, come certi reati, non
sussistono. Eppure, erano coinvolti il padre di Renzi, un ministro del governo
Gentiloni, alti e medioalti ufficiali dei carabinieri. Sim sala bim: spariti,
come d’incanto.
Ormai è chiaro a tutti che
l’immigrazione è un affare diffuso tra scafisti e ong, e non solo, ma gridano allo scandalo
piccoli e grandi personaggi dell’establishment, compresi i presidenti delle
camere, per la denuncia fatta da Frontex, da alcune procure e dal grillino Di
Maio. Non ci meraviglieremmo affatto se fra qualche tempo si legalizzasse anche
l’illegale se questo “salva vite umane”. Salvare vite umane in circostanze
impreviste è un conto, andare di proposito, con tanto di pianificazione, con
mezzi e scali stabiliti, è un altro. Qui ci sono navi militari e navi delle ong
che iniziano la giornata e la chiudono andando a “salvare vite umane”, stabilendo
contatti con gli scafisti e incrementando un fenomeno che incomincia davvero a
presentare reati gravi nei confronti dello Stato nazionale e di tradimento del
proprio Paese. Almeno per quel che ci riguarda. Anche questo è vento che gonfia
le vele dei grillini. Mentre gli altri paesi europei chiudono le frontiere e
non fanno passare nessuno, noi li andiamo a prendere da casa e li portiamo in
Italia e lasciamo che altri, sotto copertura ong, lo facciano. Mentre i nostri
governanti si masturbano con le parole del Presidente della Commissione Europea
Juncker. Il quale, da quel furbo e scafato politico che è, ci elogia e ci dice
che l’Europa ci è grata perché con le “vite salvate” agli emigranti le abbiamo
salvato l’onore. Capita l’antifona? Dopo l’amaro danno, la dolce beffa!
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